MAGLIA AZZURRA

    MAGLIA AZZURRA

    In diretta su Instagram l’intervista agli atleti della Nazionale del neo CT De Candido: “Ho trovato atleti determinati e tanto entusiasmo. Sto dando una nuova impostazione, non sarà facile ma sono contento della mia scelta”

    Secondo appuntamento in diretta su Instagram con gli atleti delle nostre nazionali, che dai ritiri di preparazione si raccontano e spiegano l’impostazione della stagione appena cominciata. Sabato sera spazio alla Nazionale Paraciclismo, in raduno a Montichiari per test di forza e resistenza ed un primo approccio alla pista, disciplina che dopo qualche anno torna al centro della programmazione paralimpica.

    Fabio Anobile, Andrea Casadei, Giancarlo Masini, Claudia Cretti, Michele Pittacolo, Andrea Tarlao ed il CT Rino De Candido sono stati i protagonisti della mezz’ora di live, introdotta dal saluto del presidente Cordiano Dagnoni. “Sapete quanto tengo alla vostra categoria” le parole del numero uno FCI. E ancora: “Mi fa piacere vedere che avete ripreso al massimo l’attività in pista, so che state andando bene. Il nuovo tecnico è stimolato e stimolante, per lui è una grande sfida e non può deludere nessuno”. E parlando agli atleti aggiunge: “Vi stiamo dando tutto ciò che ci è possibile, spero ve ne siate accorti. A voi chiediamo solo l’impegno di vincere titoli che noi ci fregeremo di mettere in mostra. Grazie per quello che state facendo e la serietà che ci state mettendo: un tempo si diceva che le gare si vincono d’inverno; perciò, questo tipo di preparazione sarà fondamentale per i prossimi mesi”.

    Spazio poi al neo CT Rino De Candido, al suo primo raduno ufficiale con il nuovo gruppo: “Sono contento di ciò che ho trovato, ho visto molto entusiasmo. Il percorso non è semplice perché sto dando tutta un’altra impostazione rispetto alla passata gestione, seguendo quella che a me sembra la strada giusta. Stiamo lavorando a stretto contatto con una equipe di tecnici e preparatori all’avanguardia: l’entusiasmo non manca, cerchiamo di andare avanti migliorandoci sempre di più. Ci vuole tempo, non si può avere tutto subito, ma se iniziamo col piede giusto potremmo avere grandi soddisfazioni”. Sul suo cambio di ruolo aggiunge: “Sicuramente è tutto un altro pianeta rispetto al gruppo di atleti che guidavo in precedenza, la nazionale juniores. Tra i paraciclisti vedi atleti determinati, con una concentrazione eccezionale ed un obiettivo ben chiaro in testa. Poi ci si diverte, è un bel gruppo, sono felice di aver fatto questa scelta”.

    La parola passa a Giancarlo Masini, che in questo quadriennio ricopre la doppia veste di atleta e consigliere federale: “Quando scendo dalla bici, tolgo la divisa ma la testa è sempre qui. C’è una grande voglia di fare, è un cambiamento di passo che ci voleva perché abbiamo recuperato spirito e voglia di lavorare”. Sul lavoro di questi giorni a Montichiari spiega: “Ieri abbiamo svolto diversi test per valutare il nostro stato di forma e il lavoro in pista di questi giorni è fatto con metodo, circondati da personale fantastico che ci segue in tutto. Non posso che essere contento della situazione e le soddisfazioni non mancheranno”.

    Come stanno vivendo il nuovo corso lo spiega Fabio Anobile, fresco campione del mondo in linea: “Abbiamo molto da imparare, al nostro fiano adesso abbiamo tutte persone che arrivano dal mondo professionistico, non ci resta altro che prendere tutto quello che ci possono dare e farne uscire risultati sempre migliori”. Per il 2022 le ambizioni non mancano: “Quest’anno vorrei riconfermare il titolo di campione del mondo e vorrei riscattare quel brutto quarto posto ottenuto a Tokyo. Voglio riprendere bene il ritmo e la costanza negli allenamenti e trovarmi agli appuntamenti più importanti in perfetta condizione. La pista? Mi piace: io sono stradista, ma sono anche un buon scattista, allenandomi bene anche in un velodromo posso raggiungere bei risultati”.

    Chi ha la multidisciplina nel sangue è Michele Pittacolo, che nel suo curriculum conta diversi titoli su strada e pista, e che prima di entrare nel gruppo paralimpico ha vinto anche ben 300 gare in MTB. “Mi piace provare sempre cose nuove – racconta – e dopo il mio incidente, nel paraciclismo, ho trovato finalmente la quadra. Nella sfortuna sono riuscito a crearmi una grandissima opportunità”.

    Lo sa bene Claudia Cretti, nel 2017 vittima di una caduta nel Giro Rosa e rimasta in coma per ben 3 settimane: “Professionismo e paraciclismo sono due mondi completamente diversi. Da velocista, tra le Elite, le mie compagne mi aiutavano ad arrivare in volata, permettendomi di arrivare a braccia alzate. Qui non funziona così, si corre quasi sempre da soli; perciò, se qualcuno va in fuga bisogna resistere, recuperare e cercare di arrivare in pochi allo sprint finale. Ma la differenza è fuori dalla strada: siamo una squadra vera, ognuno aiuta l’altro a raggiungere il risultato migliore”.

    V.V.

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    Nazionale paraciclismo: "Il nuovo corso? Un cambio di passo stimolante"

    In diretta su Instagram l'intervista agli atleti della Nazionale del neo CT De Candido: "Ho trovato atleti determinati e tanto entusiasmo. Sto dando una nuova impostazione, non sarà facile ma sono contento della mia scelta"

    Secondo appuntamento in diretta su Instagram con gli atleti delle nostre nazionali, che dai ritiri di preparazione si raccontano e spiegano l’impostazione della stagione appena cominciata. Sabato sera spazio alla Nazionale Paraciclismo, in raduno a Montichiari per test di forza e resistenza ed un primo approccio alla pista, disciplina che dopo qualche anno torna al centro della programmazione paralimpica.

    Fabio Anobile, Andrea Casadei, Giancarlo Masini, Claudia Cretti, Michele Pittacolo, Andrea Tarlao ed il CT Rino De Candido sono stati i protagonisti della mezz’ora di live, introdotta dal saluto del presidente Cordiano Dagnoni. “Sapete quanto tengo alla vostra categoria” le parole del numero uno FCI. E ancora: “Mi fa piacere vedere che avete ripreso al massimo l’attività in pista, so che state andando bene. Il nuovo tecnico è stimolato e stimolante, per lui è una grande sfida e non può deludere nessuno”. E parlando agli atleti aggiunge: “Vi stiamo dando tutto ciò che ci è possibile, spero ve ne siate accorti. A voi chiediamo solo l’impegno di vincere titoli che noi ci fregeremo di mettere in mostra. Grazie per quello che state facendo e la serietà che ci state mettendo: un tempo si diceva che le gare si vincono d’inverno; perciò, questo tipo di preparazione sarà fondamentale per i prossimi mesi”.

    Spazio poi al neo CT Rino De Candido, al suo primo raduno ufficiale con il nuovo gruppo: “Sono contento di ciò che ho trovato, ho visto molto entusiasmo. Il percorso non è semplice perché sto dando tutta un’altra impostazione rispetto alla passata gestione, seguendo quella che a me sembra la strada giusta. Stiamo lavorando a stretto contatto con una equipe di tecnici e preparatori all’avanguardia: l’entusiasmo non manca, cerchiamo di andare avanti migliorandoci sempre di più. Ci vuole tempo, non si può avere tutto subito, ma se iniziamo col piede giusto potremmo avere grandi soddisfazioni”. Sul suo cambio di ruolo aggiunge: “Sicuramente è tutto un altro pianeta rispetto al gruppo di atleti che guidavo in precedenza, la nazionale juniores. Tra i paraciclisti vedi atleti determinati, con una concentrazione eccezionale ed un obiettivo ben chiaro in testa. Poi ci si diverte, è un bel gruppo, sono felice di aver fatto questa scelta”.

    La parola passa a Giancarlo Masini, che in questo quadriennio ricopre la doppia veste di atleta e consigliere federale: “Quando scendo dalla bici, tolgo la divisa ma la testa è sempre qui. C’è una grande voglia di fare, è un cambiamento di passo che ci voleva perché abbiamo recuperato spirito e voglia di lavorare”. Sul lavoro di questi giorni a Montichiari spiega: “Ieri abbiamo svolto diversi test per valutare il nostro stato di forma e il lavoro in pista di questi giorni è fatto con metodo, circondati da personale fantastico che ci segue in tutto. Non posso che essere contento della situazione e le soddisfazioni non mancheranno”.

    Come stanno vivendo il nuovo corso lo spiega Fabio Anobile, fresco campione del mondo in linea: “Abbiamo molto da imparare, al nostro fiano adesso abbiamo tutte persone che arrivano dal mondo professionistico, non ci resta altro che prendere tutto quello che ci possono dare e farne uscire risultati sempre migliori”. Per il 2022 le ambizioni non mancano: “Quest’anno vorrei riconfermare il titolo di campione del mondo e vorrei riscattare quel brutto quarto posto ottenuto a Tokyo. Voglio riprendere bene il ritmo e la costanza negli allenamenti e trovarmi agli appuntamenti più importanti in perfetta condizione. La pista? Mi piace: io sono stradista, ma sono anche un buon scattista, allenandomi bene anche in un velodromo posso raggiungere bei risultati”.

    Chi ha la multidisciplina nel sangue è Michele Pittacolo, che nel suo curriculum conta diversi titoli su strada e pista, e che prima di entrare nel gruppo paralimpico ha vinto anche ben 300 gare in MTB. “Mi piace provare sempre cose nuove – racconta – e dopo il mio incidente, nel paraciclismo, ho trovato finalmente la quadra. Nella sfortuna sono riuscito a crearmi una grandissima opportunità”.

    Lo sa bene Claudia Cretti, nel 2017 vittima di una caduta nel Giro Rosa e rimasta in coma per ben 3 settimane: “Professionismo e paraciclismo sono due mondi completamente diversi. Da velocista, tra le Elite, le mie compagne mi aiutavano ad arrivare in volata, permettendomi di arrivare a braccia alzate. Qui non funziona così, si corre quasi sempre da soli; perciò, se qualcuno va in fuga bisogna resistere, recuperare e cercare di arrivare in pochi allo sprint finale. Ma la differenza è fuori dalla strada: siamo una squadra vera, ognuno aiuta l’altro a raggiungere il risultato migliore”.

    V.V.

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